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Il bosco verticale: un polmone verde in città

bosco verticale

Una delle idee green più innovative degli ultimi anni riguarda la creazione del bosco verticale; ossia la creazione di un’area verde all’interno di un centro urbano. L’intento è quello di rinnovare l’area urbana e portare un’aria nuova e fresca grazie alla natura stessa, data appunto da un giardino verticale.

Bosco verticale cos’è

Come si realizza un bosco verticale e di che cosa stiamo parliamo? Potrebbe sembrare un’idea quasi impensabile, eppure il progetto è vero e reale. Possiamo ammirarlo a Sidney: si tratta dell’edificio One Central Park, progettato da Jean Nouvel, che ospiterà il bosco verticale più alto del mondo ad opera del famoso botanico di fama internazionale Patrick Blanc, già autore dei giardini verticali Parigi.

Un progetto simile interessa anche la città di Milano con l’ideazione del bosco verticale che è compreso all’interno del progetto Porta Nuova. Sarà situato ai margini del quartiere Isola di Milano e potrà ospitare fino a 900 alberi – molti di questi potranno raggiungere i nove metri di altezza.

Un progetto sicuramente ambizioso che ha come scopo principale quello di rilanciare la natura e il green all’interno delle aree urbane senza doverne stravolgere la struttura del paesaggio urbano in estensione. Un progetto di simile portata sarebbe in effetti, poco realizzabile secondo i normali criteri dettati dalla natura. Ecco però che arriva un’idea del tutto nuova che vede la reale possibilità di innalzare due grattacieli all’interno della zona urbana e trasformarli in due boschi verticali.

Il bosco verticale Milano, cos’è

Il progetto italiano vede la costruzione come detto di due edifici alti rispettivamente 111,15 e 78 metri; il loro contenuto green dovrebbe pareggiare quella di un bosco con 110.000 mq di superficie. Questo programma nasce dall’idea divenuta sempre più importante negli ultimi anni, di creare fonti di energie rinnovabili e riciclabili.  Le due Torri avranno due nomi definiti, quella più alta sarà la Torre E ed avrà ventiquattro piani, mentre la seconda sarà identificata con Torre D, sarà costituita da diciassette piani. Questi avranno il compito di ospitare gli arbusti scelti per il giardino verticale Milano, ossia circa 550 arbusti per la prima torre – quella più alta – e 350 invece per la seconda.

bosco verticale milano
Milano bosco verticale

Effetti del bosco verticale

Il bosco verticale avrà il compito non solo di abbellire la città urbana con la presenza del verde, ma soprattutto avrà un forte impatto ecologico.

  •  Produzione di ossigeno
  • Creare umidità per assorbire le polveri sottili
  • Protezione dall’inquinamento acustico
  • Migliorare la zona di abitazione anche da un punto di vista estetico
  • Creare energia

Il sistema d’irrigazione segue un principio importante, quello del riciclaggio dell’acqua piovana. Ciò dovrebbe avvenire attraverso un meccanismo di raccolta e di filtrazione della pioggia definita grigia e, usata per irrigare le piante presenti nel bosco verticale.
Questa è una soluzione ideata anche per divulgare la cultura del riciclaggio dell’acqua piovana nel campo dell’agricoltura e della cura e coltivazione delle piante in generale: promuovere questo sistema di irrigazione, senza dover ricorrere all’uso dell’acqua presente nel classico sistema idrico. Una soluzione green che intende promuovere anche con altre soluzioni di riciclo dell’acqua in generale, possibilmente adatta a irrigare e nutrire le piante.

Inoltre, come asserito dagli stessi produttori del bosco verticale milanese, lo stesso sistema d’irrigazione è stato fornito anche di un sistema capace di valutare in autonomia lo stato delle piante e quindi della giusta valutazione e individuazione del momento adatto per l’irrigazione dell’immensa e vasta risorsa green presente. Il tutto dovrebbe avvenire grazie all’inserimento di alcuni sensori che sono in grado di eseguire un’attenta valutazione dello stato vegetativo delle piante.

Il giardino verticale più alto del mondo: Sydney

giardino verticaleIl citato bosco verticale di Sydney è il giardino verticale più alto del mondo. Questo, oltre a seguire il principio del bosco verticale milanese di cui abbiamo parlato sopra, sarà impreziosito con altri particolari che lo renderanno unico.

Il giardino verticale di Sydney conta circa 190 piante autoctone, ossia originarie dell’Australia, e 160 invece esotiche. Ciò che lo rende diverso dagli altri boschi verticali fin ora presenti in Europa e non solo, sono due ripiani a sbalzo che contengono sopra trentaquattro lussuosissimi attici. La parte inferiore invece è destinata all’inserimento di un enorme sistema elio-statico con specchi motorizzati, che sono in grado di proiettare la luce del sole sul giardino verticale sul quale si ergono. Le sorprese non sono finite. Queste superfici infatti, durante le ore notturne, si trasformano in qualcosa di spettacolare e insolito: una enorme sorta di tela, che raccoglie le installazioni dei LED del famoso artista Yann Kersalé.

Questa enorme costruzione ha certamente un forte impatto visivo sulla città, una considerazione valevole anche per tutti i boschi verticali che, già da qualche anno, hanno cominciato ad abbellire e rendere speciale e particolare le aree urbane in diverse zone del mondo.

Ricordiamo anche altri importanti giardini verticali:

  • La Shanghai Tower, la cui inaugurazione è avvenuta il 3 agosto del 2013. Si tratta della seconda Torre più alta al mondo che raggiunge i 632 metri di altezza, seconda a quello della città di Dubai di 828 metri – il Burj Khalifa. Questa contiene al suo interno aree green: delle micro aree  definite skygardens che hanno il compito di controllare il clima interno del grattacielo; il tutto mettendo in pratica una serie di idee compatibili con il sistema delle energie rinnovabili.
  • Merita di essere menzionato anche il giardino verticale di Siviglia creato all’interno di un grattacielo; idea che si è resa indispensabile per migliorare la qualità della vita delle persone che vivono e o trascorrono gran parte delle loro giornate al suo interno. Soluzione nata da ideazioni green importanti, come il rinnovamento dell’ossigeno presente. Ciò ha portato all’instaurazione di un giardino verticale al suo interno di sedici metri di altezza. Tale area verde ha la funzione di biofiltro naturale, è in grado cioè di purificare l’aia sia al suo interno sia all’esterno: gli ideatori affermano che si aziona come una sorta di sistema di raffreddamento evaporativo.

giardino verticale siviglia

Queste e tante altre soluzioni simili si stanno facendo strada nel mondo; un’innovazione importante atta a preservare la salute e la salvaguardia del nostro pianeta ma anche delle vite dei suoi abitanti.

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