,

Alla scoperta dell’idroponica: cos’è e quali vasi scegliere per la coltura

La coltivazione idroponica è un tipo di coltura antica che viene praticata in modo innovativo ancora oggi, sfruttando piccoli spazi, la giusta quantità di luce e i vasi appropriati.

Come suggerisce l’etimologia della parola stessa, composta da “hydro“, che significa acqua, e “ponos“, che significa lavoro, si basa sul concetto che da sola l’acqua è del tutto sufficiente a fornire tutte le sostanze nutritive necessarie alla crescita delle piante e dei frutti, a patto che venga garantito un adeguato apporto di ossigeno.

Per ottenere risultati ottimali, quindi, è importante dotarsi degli appositi vasi per coltura idroponica, progettati proprio per garantire un equilibrio ottimale tra acqua e ossigeno. Inoltre, questi contenitori permettono alle radici di usufruire di tutto lo spazio necessario per crescere senza rischio di marcire o di formare spiralizzazioni che potrebbero ostacolare l’assorbimento dei nutrienti.

Elementi principali della coltura idroponica

Questo tipo di coltivazione offre numerosi vantaggi: innanzitutto, richiede meno acqua rispetto ai metodi tradizionali di coltivazione, un aspetto che la rende a soluzione ideale in un periodo storico come quello attuale, in cui la siccità sta diventando una condizione sempre più frequente con cui doversi confrontare. Senza contare che, naturalmente, il minore apporto idrico permette di ridurre i consumi d’acqua e, quindi, di impattare meno anche sull’ambiente.

Il risparmio offerto dalla coltivazione idroponica è anche di natura economica: questa tecnica, infatti, non richiede di essere effettuata attraverso l’impiego di attrezzature particolari, che richiedono una certa spesa.

L’assenza di terriccio, inoltre, riduce sensibilmente anche la possibilità che le piante possano essere colpite da malattie oppure infestate da parassiti, con la conseguente eliminazione dell’impiego di pesticidi.

Infine, è bene ricordare che con la coltivazione idroponica le piante ricevono più ossigeno e hanno le radici direttamente in acqua, dunque assorbono in maniera molto più rapida le sostanze nutritive e di conseguenza anche la loro crescita sarà più veloce.

Quali frutti e verdure coltivare con l’idroponica

La coltura idroponica consente di dare vita a una vasta gamma di frutti, ortaggi e altre piante.

Si tratta, per esempio, di piccoli frutti come mirtilli e lamponi, così come delle fragole. Analogamente, è possibile sfruttare questa coltivazione per ottenere pomodori, verdure a foglia verde, peperoni oppure peperoncini. Inoltre, grazie alla tecnica idroponica si possono ottenere tantissime erbe aromatiche come per esempio basilico, prezzemolo, menta, timo e rosmarino. Infine, questa coltura risulta essere sempre più gettonata anche all’interno dei vivai per dare vita a diverse varietà di fiori, tra cui spiccano i tulipani, le rose e le gerbere.

Naturalmente, per ottenere risultati ottimali e favorire una crescita rigogliosa è di fondamentale importanza tenere conto delle esigenze specifiche di ogni coltura. A questo proposito, è bene ricordare che il sapore dei frutti delle colture idroponiche dipende innanzitutto dalla qualità della fertilizzazione. Al tempo stesso, è fondamentale bilanciare adeguatamente le quantità delle sostanze nutritive apportate per garantire alle colture un ottimo sapore.

Infine, a giocare un ruolo altrettanto importante per la buona riuscita della coltivazione idroponica è anche l’irraggiamento diretto. Risulterà quindi determinante stabilire le ore di esposizione al sole in base al clima e alle stagioni. In linea generale, è fondamentale garantire un’adeguata esposizione alla luce solare, tenendo sempre conto delle esigenze specifiche di ogni singola pianta.

Scopri come realizzare un giardino idroponico.

Rispondi