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Il giardino ecosostenibile: suggerimenti

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Quando si decide di fare un giardino e o un orto, spinti anche dalla voglia di accelerare i tempi e di farsi aiutare dai nuovi mezzi offerti dal mercato, si ricorre ad aiuti chimici, che purtroppo non sono rispettosi dell’ambiente e che non appartengono quindi al mondo ecosostenibile. Che cosa significa tutto questo? Decidere di occuparsi del verde non sempre coincide con le idee dettate dai principi dell’eco-sostenibilità; di fatti succede che per creare il giardino ci si avvalga di soluzioni non rispettose del nostro pianeta. Vediamo di seguito qualche suggerimento per creare un giardino ecosostenibile.

Le prime indicazioni riguardano il terreno in cui si vuole creare il giardino, bisogna valutarne le caratteristiche ambientali, prima fra tutte l’esposizione al sole, indicata tra le 4,5 ore quotidiane con un particolare riferimento alla mattina; si procede con lo scegliere piante che più si avvicinano alla natura locale del territorio, alcune particolarmente resistenti e adattabili comunque sono quelle definite pioniere, ossia quelle piante che riescono a sopravvivere anche in condizioni apparentemente svantaggiate come assenza di acqua e soggette a periodi particolarmente aridi e secchi. Queste sono idonee alla creazione di nuovi giardini anche perché possono essere poste in poca profondità. Si deve ancora valutare bene il terreno dove vi sarà sito il giardino, è bene verificare che il ph di questo sia intorno a 6,7 di acidità e che soprattutto sia posto lontano da qualsiasi forma di inquinamento ambientale.

Alcune specie di piante che si consigliano per un giardino ecosostenibile sono sicuramente quelle aromatiche con riferimento particolare al basilico e al rosmarino che hanno un forte potere anche contro i parassiti ma anche avverse alla proliferazione di mosche e zanzare. Inoltre gli odori sprigionati dalle piante aromatiche donano un qualcosa di unico e particolare al giardino stesso. Altre forme di piante particolarmente consigliate sono quelle indigene, ossia quelle categorie di piante che spesso si vedono nascere e crescere nelle diverse campagne spesso oggetto dei nostri sguardi curiosi, una buona soluzione in quanto queste piante non hanno bisogno di cure particolari e insistenti.

Di seguito alcune piante che seguono i requisiti fin ora elencati: ginestra, valeriana, gerani, il nocciolo, l’iperico, la malva ed ancora la cosmea.

Per un giardino ecosostenibile però bisogna anche tener conto della concimazione e quindi fertilizzazione del terreno; spesso si ricorre agli aiuti industriali per accelerare i tempi di riuscita e crescita delle piante, dimenticandosi quanto la natura stessa possa presentarci e offrirci soluzioni ecosostenibili dell’ambiente.

Il fertilizzante naturale è costituito dal compostaggio domestico, ossi residui della cucina quelli dell’umido per intenderci raccolti con la raccolta differenziata tipo i fondi di caffè che sappiamo essere un ottimo concime per le piante. Questi rifiuti possono essere unti ad altri elementi di rifiuto come ad esempio rimanenze di potatura e foglie secche per originare il compost: quella composizione derivante dall’azione della compostiera all’interno della quale vanno inseriti i rifiuti appena citati. Alla fine del processo di maturazione e decomposizione si ottiene un ottimo fertilizzante naturale per mantenere sane e rinvigorite le piante del tuo giardino.

Contro i parassiti delle piante inoltre la natura insegna che si possono usare alcuni insetti e animali contro l’azione infestante di questi: le coccinelle sono un ottimo esempio ma anche altri come le cavallette e gli uccelli che si cibano degli essere infestanti e delle loro stesse larve. I ragni hanno anche loro una buona azione contro mosche e zanzare e i pidocchi con le ali; ricordiamo le civette e i barbagianni in quanto utili a liberare i giardini da eventuali roditori come le cavallette e le lumache.

Anche l’irrigazione deve essere fatta in modo adeguato, la frequenza dell’innaffiatura varia sicuramente in base alla stagione, abbondante durante i periodi caldi, modeste durante il lungo inverno. Ottima soluzione ecosostenibile sarebbe quella di raccogliere l’acqua piovana.

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